Dieci trucchi e consigli per foto da vero artista
C’è chi ha l’occhio del fotografo e chi diventa bravo facendo pratica.
Trucchi & consigli – Dieci trucchi per ritratti indimenticabili
Per scattare belle foto occorrono solo buon gusto e un po’ di tecnica di ripresa. Non serve un’attrezzatura costosa e sofisticata perché è possibile scattare ottimi ricordi anche con compattine digitali e smartphone. Se il gusto è in buona parte innato – anche se lo perfezioni ammirando le foto di “maestri” – la tecnica di ripresa si impara anche grazie a questi dieci trucchi e consigli da mettere subito in pratica.
“C’è chi nasce con l’occhio del fotografo e chi diventa bravo facendo molta pratica”
Luce giusta – Fotografia deriva dalle parole greche “scrivere con la luce”. Un fotografo esperto sa valutare a colpo d’occhio il colore, l’intensità e l’equilibrio della luce sulla scena prima di scattare. Anche tu devi tenerla sempre d’occhio. In piena estate o sulla neve, per esempio, evita la luce di mezzogiorno che è la più intensa e ”dura”: meglio scattare di prima mattina o nel secondo pomeriggio. Attento che la luce sia uniforme e non troppo forte perché il rischio è un contrasto eccessivo, con alcune aree dell’immagine troppo bianche o nere, e prive di particolari visibili. Non dovrebbero mai esserci, inoltre, ombre sul viso nei ritratti, anche quelli di gruppo: basta spostare un pochino i soggetti rispetto al sole.
Polso fermo – Se una foto appare poco nitida, quasi sfocata, il problema è che hai mosso leggermente la fotocamera durante lo scatto: “micromosso” in gergo. Per essere sicuro di ottenere una foto più nitida possibile, impugna saldamente la fotocamera con tutte e due le mani. Puoi farlo anche con lo smartphone usando una mano come base d’appoggio. Premi poi molto dolcemente il pulsante di scatto e tieni la fotocamera immobile ancora per mezzo secondo dopo il “clic”. Se vuoi seguire un consiglio dei vecchi fotografi “a pellicola” ancora valido, nel momento dello scatto dovresti trattenere il respiro!
Tema a soggetto – La fidanzata, il panorama sullo sfondo e pure quel bel cielo al tramonto? Ti piacerebbe immortalare tutto, vero? Inquadrare troppi elementi, mettere troppa carne “a fuoco” insomma, è l’errore più comune. Una bella foto mette sempre in risalto il soggetto. In altre parole, per scattare un buon ritratto, anche a mezzo busto o a figura intera, prova ad avvicinarti ed eliminare buona parte dello sfondo. In una panoramica o in una foto di ambiente dovresti concentrarti su un numero limitato di particolari, scartando tutte le possibili “distrazioni visive”, magari aiutandoti con lo zoom o spostando l’inquadratura. Chi guarda la tua foto dovrebbe capire subito quale è il soggetto, ovvero che cosa volevi immortalare in quel momento!
Messa a fuoco – L’autofocus ogni tanto sbaglia perché, invece, di riconoscere il vero soggetto, magari privilegia il centro dell’inquadratura, oppure un particolare più grande e meglio illuminato, o il più vicino. Tutte le fotocamere con autofocus, però, offrono una semplice soluzione. Assicurati di avere il soggetto al centro del mirino e premi a metà corsa il pulsante di scatto. Così la fotocamera ti indica sul display che cosa ha messo a fuoco e aspetta il tuo OK. Se ha sbagliato, solleva il dito, sposta leggermente l’inquadratura e riprova. Se invece ci ha visto giusto, senza sollevare il dito, né zoomare o cambiare la tua distanza dal soggetto, perfeziona pure l’inquadratura e premi il pulsante fino in fondo per scattare. Se usi uno smartphone, controlla se è possibile usare una tecnica simile di “bloccaggio” della messa a fuoco.
Abbassa il livello – Quando riprendi un soggetto di bassa statura, o comunque vicino al suolo come, per esempio un bambino o un adulto sdraiato in spiaggia, occorre sempre abbassarsi alla stessa altezza. Se osservate i bravi fotografi noterete che spesso sono piegati sulle ginocchia, o addirittura seduti o coricati per terra, proprio perché il risultato migliore si ottiene quando la fotocamera è “in linea” con il soggetto. In un secondo tempo potrai anche sperimentare qualche inquadratura leggermente dal basso, per esempio per slanciare la foto a figura intera di una persona non troppo alta.
Pensare o scattare? – Se stai scattando una foto “impostata”, ovvero a un soggetto statico come un prato fiorito o una strada di montagna, prenditi tutto il tempo per scegliere l’inquadratura. Prova a ruotare la fotocamera in verticale, spostati un pochino rispetto al soggetto principale e guarda come cambia la composizione della foto. Piegati sulle ginocchia e scegli con lo zoom cosa “tagliare fuori”. Se invece il soggetto è in movimento – un bimbo che corre per casa o i passerotti che becchettano sul balcone – serve una foto “istantanea”. Lascia perdere pulsanti e menu, e affidati all’automatismo totale della fotocamera per scattare subito! La regola in questo caso è: “prima scatta, poi fatti le domande”.
Colori insospettabili – Noi “umani” vediamo i colori in modo molto diversodalla fotocamera.Se fotografi qualcuno che fa una nuotatina sul bagnasciuga dalla spiaggia, per esempio, “stranamente” poi il viso risulterà blu come un puffo, oppure addirittura arancione, che è il colore complementare del blu dell’acqua. Dipende da come gli automatismi della fotocamera leggono il “colore” della luce e tentano di farlo coincidere con la visione percepita dal nostro cervello, che compensa i toni dominanti. È il motivo per cui vedi normalmente i colori dopo pochi secondi che hai messo degli occhiali da sole con lenti verdi o arancioni, ma non provare a metterli davanti l’obiettivo! Il consiglio è di evitare, quando possibile, che il soggetto sia vicino a sfondi, o grandi oggetti, molto colorati e che riflettono in modo alterato la luce, come il mare e una parete di colore molto intenso, lucido o chiaro. Evita anche le situazioni di luce filtrata da colori forti come, per esempio, sotto le foglie degli alberi o una tettoia in plexiglass colorato.
Flash in controluce – Scatti una foto in controluce e il risultato è una silhouette, col soggetto tutto nero, oppure lo sfondo completamente bianco. Il motivo è che la quantità di luce che illumina il viso è di intensità molto diversa da quella dello sfondo. La fotocamera, però, per limiti fisici del sensore digitale, può regolarsi per catturare correttamente una sola delle due. Il rimedio migliore è semplice: usa il flash. Quasi tutte le fotocamere moderne, ma anche molti smartphone, doseranno il lampo per equilibrare la luce sul viso con la luminosità dello sfondo. Fai qualche prova e controlla le regolazioni manuali della tua fotocamera se non succede. Ricorda, però, che devi essere piuttosto vicino al soggetto, soprattutto se c’è tanta luce sullo sfondo, altrimenti ci vorrebbe un flash molto potente per equilibrare il controluce.
La regola dei terzi – Quando fotografi un panorama dovresti seguire una regola più difficile da spiegare che da applicare. Devi immaginare, in pratica, l’inquadratura divisa in tre fette orizzontali di pari altezza. Il soggetto che ti interessa, ovvero il cielo oppure quello che sta sotto, deve sempre occupare esattamente due terzi, lasciando l’ultimo terzo a quello che interessa meno. La foto risulterà così più equilibrata e gradevole.
Sbagliando si impara – Quando torni a casa con una bella serie di nuove foto, prenditi un po’ di tempo per rivederle con calma sul monitor del computer o sul televisore, perché i difetti sfuggono sui piccoli display. Dovresti cancellare senza pietà le foto venute male prendendo nota degli errori commessi, ricordare come hai ripreso le foto riuscite meglio e valutare il risultato delle prove che hai fatto con le varie impostazioni della fotocamera e i programmi di ripresa automatici. È il modo migliore per fare progressi da soli.
fonte: focus.it