Con l’ambasciatrice Gloria Isabel Ramìrez , assaggio in espresso di Arabica Colombia
In questo momento, l’importazione dalla Colombia all’Italia, seppur aumentata, lascia il segno nel consumatore finale. Ed è proprio dal punto di vista dell’assaggio che è prezioso l’intervento di Luigi Odello, che ha introdotto la metodologia della degustazione e poi ha lasciato un commento guidato sull’assaggio del caffè colombiano preparato in diretta, utilizzando la mappa sensoriale. Dalla vista sino al gusto, discutendo di tessitura, acidità citrica, poco astringente, aromaticità
MILANO – Si è svolto online, come d’obbligo in questi tempi pandemici, l’evento “Incontri di esperti: il miglior espresso italiano si fa con caffè 100% colombiano”, grazie all’intervento dell’alacre Ambasciatrice Gloria Isabel Ramírez. Intervento che si è mosso di fronte alle telecamere e non da solo: ad arricchire questo momento virtuale anche Carlos Armando Uribe Fandiño della Federazione nazionale dei caffetteri , in compagnia del barista italiano Andrea Matarangolo. Grande protagonista, naturalemente, l’espresso e il caffè colombiano, 100% arabica.
Ad accogliere gli spettatori da remoto, delle donne vestite con i costumi tradizionali, le chapoleras, protette dalle mascherine, esattamente come tutti i presenti raccolto attorno ai tavoli da lavoro. Una finestra sul caffè colombiano
Le chapoleras sono un po’ come le mondine italiane, che raccolgono i chicchi, e accompagnano come guardiane, l’intero evento. Un momento in cui viene sottolineato quanto la formazione sia essenziale per rendere giustizia al lavoro alle origini di coltivazione e trattamento: usare la macchina espresso in maniera appropriata dal barista, sono l’ultimo anello di una catena lunghissima e come tale deve saper valorizzare la materia prima.
E importare il chicco verde del caffè colombiano significa acquistare un prodotto di qualità che va rispettato. Soprattutto in questi giorni in cui il consumatore finale sta finalmente maturando una spiccata consapevolezza che cerca trasparenza e tracciabilità.
Il caffè colombiano ha l’aroma inconfondibile
In questo momento, l’importazione dalla Colombia all’Italia, seppur aumentata, lascia il segno nel consumatore finale. Ed è proprio dal punto di vista dell’assaggio l’intervento di Luigi Odello, che ha introdotto la metodologia della degustazione e poi ha lasciato un commento guidato sull’assaggio del caffè colombiano preparato in diretta, utilizzando la mappa sensoriale. Dalla vista sino al gusto, discutendo di tessitura, acidità citrica, poco astringente, aromaticità. D’altronde la Colombia produce soltanto arabica.
La Colombia ha un’attenzione spiccata alla sostenibilità: uno degli obiettivi del Governo è di rendere più green non solo il caffè colombiano, ma tutte le filiere agricole.
“La Colombia è il Paese con una maggiore biodiversità al mondo”, è stato detto tra l’altro. Ed è l’unico che può garantire due caratteristiche attraenti per il mercato: la disponibilità e la qualità.
La dimostrazione pratica di com’è indelebile la tazzina dell’Arabica, è quasi un peccato da osservare senza poterla assaggiare: ma è proprio quello che accade con attenzione millimetrica (pulizia impeccabile, misurazione, macinazione di 17 grammi per una doppia dose per ottenere un migliore risultato, flussaggio, profilo di pressione, temperatura 92 gradi…)
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